Siamo ben consci che per molti di voi il Campo WWF sarà la prima occasione in cui vostro figlio sarà lontano da casa senza di voi. Tra gli organizzatori, moltissimi sono genitori! Quindi hanno provato direttamente le vostre stesse sensazioni. Ecco una serie di nostre considerazioni per farvi – ci auguriamo – sentire più sereni in questa vostra scelta:
La Nostra Esperienza. – Il WWF organizza i Campi estivi dai primi anni ’80, in varie forme e seguendo un costante aggiornamento organizzativo e formativo. Il WWF è stato storicamente uno dei principali attori della ricerca educativa in Italia per l’educazione ambientale, che mette al centro dell’esperienza naturalistica l’individuo, la persona, il bambino e il suo benessere, per favorire in ogni modo il valore dell’esperienza esistenziale.
I moltissimi educatori che si sono avvicendati nel corso di tutti questi anni, si sono trasmessi gli uni gli altri competenze ed esperienze, capacità e metodo per gestire tutte le situazioni che si verificano nella vita al campo, e per organizzare le attività nella massima sicurezza, per rendere questo momento veramente speciale per i vostri figli e, conseguentemente, per voi.
Accoglienza. – In ogni campo al momento dell’arrivo sono sempre previste delle specifiche attività di “accoglienza” di tutti i partecipanti, per favorire l’immediata conoscenza e per facilitare l’inizio di amicizie che, come molti di voi ci hanno scritto, vanno ancora avanti dopo diversi anni.
Capacità degli operatori. – Per tutta la vacanza, ma in particolare per i primi giorni, i capicampo, gli educatori ambientali e in generale i nostri staff staranno particolarmente attenti agli eventuali momenti di difficoltà di ambientamento che dovessero sorgere. Il personale al campo è composto da persone selezionate e formate per le loro capacità di gestire le dinamiche di gruppo e per la loro passione nei confronti della Natura, oltre che per le competenze specifiche nelle varie discipline naturalistiche o sportive.
Attenzione alla persona. – Prevediamo un adeguato numero di adulti in forza al campo, la nostra Carta di Qualità prevede il rapporto adulti/ragazzi di 1 a 8, per lo staff interamente dedicato al gruppo. A questo rapporto si aggiungono poi gli istruttori di discipline e sport particolari e – ovviamente – il personale di servizio che opera, ad esempio, in cucina o nella struttura.
La nostalgia. – E’ normale che bambini o ragazzini possano avere nostalgia. A volte le prime notti lontano da casa, senza i genitori, in un ambiente nuovo e con persone nuove si fanno sentire. Ma ogni anno per molti bambini l’esperienza dei nostri staff, l’atmosfera che si crea al campo, le attività che si fanno, i luoghi veramente speciali in cui si vive, contribuiscono a fare superare senza problemi queste criticità.
Dando per scontato che nel caso dovesse comunque persistere una situazione di disagio, il capocampo e i suo collaboratori concorderanno con voi una strategia di azione.